giovedì 5 agosto 2010

Da L'Espresso... Tremate gente!


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Terzo polo

E Casini fa il restyling

di Tommaso Cerno

Visto che attorno tutto sta crollando, Pierferdy rovescia il suo partito, gli cambia nome e simbolo, apre agli under 40. Puntando a radicarsi sul territorio con i 'Circoli della nazione'

(02 agosto 2010)
Puff. Potrebbe sparire. Per la prima volta nella storia repubblicana lo Scudo crociato rischia di non comparire sulla scheda elettorale. Se fino a pochi mesi fa si combattevano battaglie giudiziarie pur di accaparrarselo, il simbolo della Democrazia cristiana sembra esaurire il suo appeal al centro. Tanto che dovrà fare i conti con colui che finora è stato il suo custode più devoto: Pier Ferdinando Casini. Già, perché l'Udc è in fase di restyling estivo. A caccia di un modello nazional-popolare capace di ridare voti a un partito indietro nei sondaggi rispetto al suo leader. Soprattutto se, vista la resa dei conti nel Pdl tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, arriveranno ben prima del 2013. La fase 1 è cominciata. Una mini-rivoluzione che, prima del Partito della Nazione, se mai ci si arriverà, farà nascere i Circoli. Qualcosa di simile ai fan club del Cavaliere capeggiati da Michela Vittoria Brambilla, buoni cioè per pescare nella società civile e sparigliare i giochi interni a un movimento che rischia di contare più iscritti che elettori.

La svolta sta in un dossier interno che circola riservatamente. E in un logo (ancora in prova) dove compare, o meglio scompare, la vera novità: un arcobaleno tricolore sostituisce il vecchio scudo bianco e rosso. Un'eresia, secondo gli ex dc, una scommessa per i fedelissimi di Casini che dopo due anni di traversata solitaria al centro fra gli affondi di Berlusconi e Bossi e le avance a intermittenza del Pd, vogliono pesare di più. E sondare che mai succederebbe se al congresso di fine anno la vecchia Udc chiudesse i battenti per rinascere con un volto liftato. Se ci riusciranno è presto per dirlo. Ma certo a via dei Due Macelli tira aria di terremoti.

I supporter del progetto hanno la bocca cucita. Ripetono che "sarà molto più di un correntone targato Casini". E che un'accelerazione c'è stata, al punto che il leader dell'Udc ha accennato alla rivoluzione copernicana già la scorsa settimana a Jesolo durante una convention a porte chiuse con i giovanissimi del partito: "C'è bisogno di sburocratizzarci, di avvicinare la gente alla politica attraverso mezzi non tradizionali", ha detto Casini dal palco. "Un messaggio all'elettorato che oggi lo apprezza, ma che non si ritrova in sintonia con un Dna nostalgico della Dc", sussurra un deputato. Ma altrettanto chiaro è il messaggio rivolto "a quelli come Fini e Montezemolo per ricordare loro che, se un Terzo polo mai ci sarà, la primogenitura spetterà a noi".

L'idea è nata tutta in famiglia. Durante una cenetta fra il quasi suocero Pier Ferdinando e il quasi genero Fabrizio Anzolini, fidanzato di Maria Carolina, figlia del leader Udc e già designato responsabile dei Circoli a Nord-est. Uno che sta defilato, ripete di non essere la "trota scudocrociata" ma che, assieme ai deputati targati Casini, ha già consegnato un dossier al capo. Dentro c'è tutto: dettagli, slogan, simboli, struttura, nomenklatura e campagna di lancio dei "Casini boys". La parola d'ordine è "svecchiare". Dare spazio all'area innovatrice che tra i parlamentari fa riferimento al portavoce Roberto Rao, al veneto Antonio De Poli, all'emiliano Mauro Libè o ancora ai siciliani Gianpiero D'Alia e Saverio Romano. Un'idea che tra gli attuali dirigenti interessa Michele Vietti, Ferdinando Adornato e il segretario Lorenzo Cesa.

Parole impietose, invece, per le vecchie glorie trattate come tromboni da pensionare. "Se l'operazione verrà ricondotta a Buttiglione, De Mita e Pezzotta, senza nulla togliere al loro alto profilo politico, sarà un buco nell'acqua", avverte infatti il dossier interno, e meno male che il profilo resta alto. Se invece uscirà il messaggio che "Casini scende in campo per un nuovo partito", beh, allora si marcherà la differenza pure "con il Pdl degli Scajola, dei Verdini e dei Dell'Utri".

Il lancio è fissato per l'autunno. Si progettano manifesti, spot e pure un numero verde per chi vorrà fondare un Circolo dietro casa. A Roma resterà il gotha guidato da Casini e da un coordinatore under 40 "direttamente riconducibile al presidente". Con una prima missione davvero dura: invadere la Padania leghista.

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