Se lunedì prossimo dopo il voto né Berlusconi né Veltroni avranno la maggioranza in Parlamento “l’Udc non starà in panchina”, ma “è pronta a fare la sua parte, fiduciosa nelle scelte del Capo dello Stato”. Pier Ferdinando Casini chiude a Castel Sant’Angelo la sua campagna elettorale, parla per poco più di mezz’ora sotto la pioggia e lancia di fatto la sua candidatura alla guida del governo in caso di pareggio. Durante il suo intervento Casini ha ripetuto i temi forti della sua campagna elettorale, è tornato a definire Pd e Pdl “due comitati elettorali che imploderanno dopo il voto, “perché al loro interno c’è tutto e il contrario di tutto” e ha di nuovo attaccato la scelta di Berlusconi di fare della Lega l’azionista di riferimento di un eventuale esecutivo di centrodestra.“Il vero voto utile – ha scandito Casini - è quello che serve a fermare la Lega di Bossi che sarà l’arbitro della politica italiana di domani, così come Bertinotti lo è stato fino ad oggi. Ma l’Italia – ha aggiunto - non si merita un governo Bossi-Berlusconi. Lui e Berlusconi non possono dare la garanzia di serietà che serve al Paese”.
“Noi siamo gli unici – è tornato a ripetere- a non fare promesse avventate e a parlare invece di verità, responsabilità e senso del dovere”.L’ex presidente della Camera ha ribadito quindi che “né Berlusconi né Veltroni, che volevano schiacciare il centro, sono riusciti nel loro intento”, e ha chiesto un voto al suo partito per “dire basta alla visione proprietaria del Paese” dei leader dei due principali partiti. “La nostra presenza in campo - ha insistito Casini - determinerà l’implosione di questi due finti partiti e ci darà l’opportunità di essere determinanti per il governo del Paese”.
“Nelle ultime settimane - ha ripetuto Casini- Berlusconi ha commesso due reati rivelando i sondaggi, cosa vietata dalla legge, e soprattutto rivelando sondaggi falsi, cosa che è doppiamente vietata”.Berlusconi “ha messo in pista una finta Dc per farci concorrenza sleale ma ha perso - ha incalzato - poi, ha messo in atto una pressione indebita sul ministro dell’Interno per cambiare le schede affinché‚ Pd e Pdl fossero messi in una condizione di favore”.
Casini ha fatto inoltre più di un riferimento alla “necessità di un impegno dei cattolici alle urne”, perché l’Udc “è l’unico partito che può renderli protagonisti, mentre i loro valori non troverebbero posto né nel Pd né nel Pdl: siamo qui –ha detto - a difendere l’identità cristiana del nostro Paese”.“La voce che scompare spero sia inversamente proporzionale alla pioggia di voti che sta andando verso il centro”, ha sottolineato il leader Udc. “Sogno – ha detto Casini - che lunedì sera appaia un Paese nel quale l’arroganza non è prevalsa, in cui chi si era già proposto come vincitore non lo sia”.Per questo, il leader centrista ha chiesto un voto affinché possa “determinarsi qualcosa di nuovo, forse d’antico: che il centro ritorni protagonista”.“Non perdete tempo – ha concluso Casini - grazie Roma, grazie Italia. Coraggio, lunedì sera ci sarà la grande vittoria”.
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