sabato 12 gennaio 2008

Come ci mobilitiamo per una moratoria sull'aborto?


"Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa… perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me".
BEATA MADRE TERESA DI CALCUTTA

Come giovane democristiano, mi chiedo e vi chiedo in che modo sia necessario e in che modo possiamo dare una risposta all'appello per una moratoria sull'aborto lanciato da Giuliano Ferrara. Il discorso che ha fatto Ferrara va oltre la legge 194.

Abbiamo tutti applaudito alla moratoria sulla pena di morte, quindi sull'omicidio di persone colpevoli di un qualche reato grave. E tutti consideriamo la moratoria un primo passo verso l'abrogazione della pena di morte.
Ma è calato il silenzio sulla richiesta di una moratoria per l'omicidio di innocenti, le vittime di un aborto.

Chi parla laicamente e praticamente invocando le evoluzioni della tecnica, fa notare che queste piccole creature indifese riuscirebbero a vivere artificialmente anche fuori dall'utero, nel periodo che la legge italiana permette l'aborto. Cioè il bambino riesce a sopravvivere, grazie ai nuovi macchinari che la medicina mette a disposizione. Da qui la proposta appoggiata anche dall'UDC di fare delle linee guida che impediscano l'aborto prima delle 24 settimane.

Detto questo io credo che come cristiani, come amanti della vita, dovremmo muoverci pesantemente su questo tema dell'aborto. Lanciare un nuovo dibattito su tutto il territorio nazionale con convegni, volantini, tavole rotonde, gazebi e quant'altro. Magari facendoci aiutare da quelli del Movimento per la Vita, di cui abbiamo l'onore di avere un illustre rappresentante nella persona di Carlo Casini, europarlamentare UDC.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Riccardo, il tema è di quelli importanti. Io credo varrebbe la pena costruire, intanto, una motivata adesione collettiva a questa iniziativa davvero encomiabile. Mettiamo a disposizione il blog e la community. Pensiamo anche a qualche iniziativa di sensibilizzazione... magari una "lettera aperta" al aprtito per sollecitare più impegno.

Anonimo ha detto...

L'idea della moratoria sull'aborto è certamente interessante, sono convinto però che ci siano altri passi da fare prima di cominciare questa "battaglia".

Trovo un po' cieco e forse, ma questo non potrei nemmeno dirlo io, maschilista, fare una battaglia ideologica sull'aborto senza guardare in faccia la realtà. Realtà che putroppo sempre più spesso non è di "scelta in favore dell'aborto" ma di "non scelta", di "obbligo"; in sostanza non diamo strumenti e alternative valide alle donne in difficoltà.

C'è un enorme lavoro da fare per fornire alternative valide a quelle donne che ricorrono all'aborto; perchè se una donna ricorre ad una soluzione così fortemente traumatica e traumatizzante è evidente che l'esperienza di avere quel figlio è un trauma altrettanto atroce (pensiamo alla moglie di un marito violento, Dio solo sa che cosa prova, come possiamo noi giudicarla?).

La 194 ci viene incontro in questo. Una sua corretta applicazione, l'istituzione dei tanto agoniati consultori (con fondi adeguati magari) possono già fare molto.

Quando le alternative esisteranno, quando i casi di aborto "obbligato" saranno azzerati, allora si potremo lanciare la moratoria, ma fino ad allora il problema persisterà.

Tutto questo ovviamente, dal mio punto di vista, condivisibile o meno.

Anonimo ha detto...

Good for people to know.