mercoledì 9 luglio 2008

Giovani UDC Verona: Veneto al collasso rifiuti.

No ai rifiuti di altre regioni, sì ai termovalorizzatori.

Il movimento giovanile dell’UDC di Verona dice no ai rifiuti da altre regioni. «Siamo contro la miopia politica, non contro la solidarietà tra gli italiani. Il Veneto è una regione vicina al collasso e se chi la amministra non procederà con rapidità situazioni già viste in quest’ultimo anno si ripeteranno anche da noi» spiega Riccardo Dal Molin, commissario provinciale dei Giovani UDC Verona.
«Noi siamo dalla parte dei cittadini: chi dice di fare gli interessi del nord poi si dimentica della gente del nord. I cittadini di Verona si sono visti aumentare del 10% la tassa sui rifiuti a fronte di nessuna reale risoluzione del problema rifiuti. L’inceneritore di Ca’ del Bue è fermo e probabilmente inappropriato: vogliamo risposte in tempo rapido».
«Chiediamo quindi al Governo Berlusconi una legge obiettivo, in modo da, poter realizzare da subito i termovalorizzatori, che permettano di produrre energia dai rifiuti, che permettano ad ogni provincia di smaltire i propri rifiuti» precisa Dal Molin «una legge obiettivo che non solo eviti evitare lungaggini burocratiche ma che permetta alle comunità che ospitano i termovalorizzatori di godere di benefici dati l’utilità collettiva dell’opera, in modo da ridurre al minimo le operazioni di boicottaggio».
Il movimento giovanile si dice pronto anche a bloccare i camion dei rifiuti provenienti da altre regioni che entrassero sul suolo veronese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gli inceneritori da soli non sono una soluzione al problema dei rifiuti e nemmeno rifiutare i rifiuti di altre Regioni.
Per quanto riguarda Cà del Bue il problema è di cattiva politica sia nella scelta del sito inappropriato (vedasi tangenti) che nelle scelte tecniche.
Gli inceneritori non producono energia ma ne recuperano una parte di quella spesa per bruciare i rifiuti.
Il grosso problema degli inceneritori è l'inquinamento atmosferico associato (vedasi diossine) inoltre la combustione dei rifiuti va contro i principi del protocollo di Kyoto che tende a ridurre l'emissione in atmosfera dei gas serra responsabile del riscladamento globale.
Per cui la soluzione migliore è la raccolta differenziata porta a porta e solo riducendo al massimo i rifiuti da incenerire e da smaltire in discarica è possibile rispettare anche l'ambiente.