venerdì 31 ottobre 2008
CRISI: LE PROPOSTE DELL'UDC. UN PACCHETTO DA 7 MILIARDI
(ASCA) - Roma, 31 ott - E' stimato del costo di 7 miliardi di euro -ma modulabili- il pacchetto di proposte che l'Udc ha presentato oggi a sostegno di famiglie, imprese e con interventi di sistema.Per le famiglie in via transitoria, dal dicembre 2008 e per tutto il 2009, si prevede la corresponsione di 100 euro al mese per il primo figlio a carico e 50 euro al mese per i figli successivi. La misura riguarderebbe tutte le famiglie con figli da zero a 18 anni con redditi lordi complessivi inferiori a 50.000 euro. Misura valida anche per i nuclei monoparentali. Si prevede il raddoppio del contributo in caso di figli con handicap.In via definitiva dal 2010 si prevede l'introduzione del quoziente familiare.Altre misure prevedono di considerare gli interessi passivi sui mutui contratti per l'acquisto della prima casa deducibili per l'intero ammontare della base imponibile.L'istituzione di un fondo per combattere la poverta' e per sostenere i redditi da lavoro sotto la soglia di poverta'.Per le imprese queste le proposte: 1) Rafforzare il ruolo dei confidi nell'ampliamento delle capacita' di credito e garanzia (L'aiuto mira a sostenere le imprese per fare fronte alla crisi attraverso un afflusso di liquidita' che sara' messo a disposizione dei Confidi rafforzando la loro situazione patrimoniale. In sostanza una facilitazione dell'accesso al credito per le Pmi). 2) Detassare gli utili reinvestiti nell'azienda in innovazione (ricerca e sviluppo); sviluppo sostenibile e risparmio energetico; investimenti produttivi; aumento dell'occupazione. 3) Introduzione del sistema di liquidazione dell'Iva secondo il principio di 'cassa'. 4) prevedere l'estensione della Cassa integrazione guafi'dagni alle aziende non coperte e attivare percorsi di riqualificazione e reimpiego dei lavorati anziani che hanno perso il posto di lavoro. 5) Prevedere per le imprese del Sud una fiscalita' di vantaggio, anche attraverso la trasformazione dei finanziamenti a fondo perduto con il meccanismo del credito d'imposta.Per le proposte di sitema si prevede di 1) Avviare un grande piano per il rilanmcio delle infrastrutture, permettendo ritorni immediati in termini di aumento dell'occupazione e crescita economica. 2) Revisionare il Patto di stabilita' degli enti locali, escludendo le spese per gli investimenti (che corrispondono a circa il 60% dell'ammontare in Italia). 3) Ridefinire il ruolo della Cassa depositi e prestiti. Siccome la Cassa dispone al netto dei prestiti concessi di 90 miliardi si prevede di a) finanziare la manovra anticrisi e coprire i 20 mld di euro di fabbisogno ed evitare i tagli indiscriminati ai ministeri o alle risorse destinate ad altre spese; b) utilizzare i rimanenti 70 mld per finanziare il rilancio delle infrastrutture e delle opere pubbliche
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