mercoledì 4 marzo 2009

"Io ho un sogno"


Resoconto del primo congresso provinciale dei giovani UDC di Verona.


“Io ho un sogno: i giovani al centro della politica”: questo lo slogan del primo congresso provinciale dei giovani democristiani svoltosi sabato 28 febbraio in una no-stop di 10 ore (i lavori sono inziati alle 9.30 della mattina e si sono conclusi alle 19.00) che ha visto eletto alla carica di segretario provinciale Riccardo Dal Molin, 24 anni, laureando in architettura all’Università di Venezia.“La frase di Antonie de Sainte De-Exupery che abbiamo messo sui manifesti racchiude tutto: prima di costruire una nave si deve conoscere la nostalgia del mare ampio e infinito: così abbiamo fatto noi con l’aiuto del mondo cattolico e degli altri movimenti giovanili veronesi” precisa Riccardo Dal Molin, neosegretario provinciale dei giovani UDC di Verona.“Non c’è laicità senza fede” era il titolo della prima parte del congresso, dalle 9.30 alle 13.00, aperta con il saluto dell’On. Riccardo Ceni e conclusasi con le parole dell’Ass. Provinciale Lucio Campedelli, si è svolta la prima convocazione del Mondo Cattolico e delle Realtà Ecclesiali presenti sul territorio veronese: testimonianze forti, spunti e riflessioni sulla figura del un cristiano e la sua missione per tutto quello che riguarda la sfera sociale e politica.“E’ stato per noi un momento importante di crescita e formazione” spiega Andrea Pernigotti, responsabile della Convocazione del Mondo Cattolico “un contributo che tutti noi vogliamo accogliere e trasformare in azione e occasione di Bene per tutti”.Con l’intervento dell’On. Iles Braghetto, europarlamentare del PPE e capogruppo UDC al Parlamento Europeo, si è aperta la seconda parte del congresso, “Protagonisti di una politica che cresce” (dalle 14.30 alle 17.00) che ha visto l’intervento dei movimenti giovanili provinciali (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Partito Democratico, Lista Tosi, Italia dei Valori, Gioventù Federalista Europea) che hanno testimoniato le proprie esperienze, approvato un documento comune e istituito un tavolo permanente dei movimenti giovanili provinciali. Un plauso è arrivato dell’Assessore Regionale Stefano Valdegamberi, che nel suo intervento di chiusura ha dichiarato la sua stima per la grande capacità di dialogo e di confronto sereno che i giovani di tutti i partiti veronesi hanno dimostrato. “E’ stato bello vedere uniti per la prima volta tutti i movimenti giovanili attorno ad un tavolo: qui è iniziato un dialogo” spiega Stefano Costanzo, membro del Consiglio Nazionale dell’UDC, responsabile della Convocazione dei Movimenti Giovanili, “un dialogo che è rispettoso di tutte le sensibilità ma anche costruttivo per cercare di dare una risposta decisa ai problemi, condivisi da tutti, che il mondo giovanile veronese sta vivendo: di qui la proposta di un tavolo permanente che lanceremo tutti assieme nelle prossime settimane con una conferenza stampa congiunta, accompagnato da un documento unitario, scritto e condiviso assieme.”“Liberi e forti”, la terza parte del congresso, presieduta da Silvia Freoni, ha visto eleggere il primo comitato provinciale e il segretario.“Ringrazio i giovani, liberi e forti, che hanno scelto di credere ed impegnare in un progetto politico, quello dell’UDC, che racchiude quei valori che la cultura democratico cristiana da sempre ha nel suo DNA.” spiega Riccardo Dal Molin “sono stato colpito dall’affetto delle associazioni cattoliche intervenute e spero non ci abbandoneranno nel nostro percorso di crescita e di tensione verso il bene comune. Mi è piaciuto anche condividere un progetto con i giovani degli altri partiti: Verona ha proprio bisogno di un segnale forte e ma soprattutto che questo segnale provenga dal mondo giovanile, spesso alla cronaca per avvenimenti molto negativi. I giovani in gamba ci sono. Nei prossimi mesi ci impegneremo a fondo per mettere a frutto i grandi risultati di questo primo congresso” conclude Dal Molin.

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