martedì 11 dicembre 2007

APPELLO AI RIFORMATORI LIBERI E CORAGGIOSI

Pubblico con piacere questo appello che stanno diffondendo i tabaccini.
Non è una adesione ufficiale del blog o del forum Lo Scudocrociato, perchè sia chiaro noi non apparteniamo ad alcuna corrente interna all'UDC.
Personalmente ritengo però importante tutto ciò che stimola costruttivamente la linea politica del partito. E ritengo poco edificante l'azzeramento delle cariche realizzato dalla segreteria nazionale. Poco democratico e poco cristiano. Ma non è il primo azzeramento: vorrei ricordare che Cesa ha già azzerato le cariche all'indomani del successo elettorale dell'UDC alle Politiche 2006, per eliminare i folliniani.
Ecco l'appello.
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Convinto di farti cosa gradita, ti rimetto l'appello rivolto ai "riformatori liberi e coraggiosi" affinché con l'UDC anche tu possa diventare protagonista di un nuovo soggetto politico, che inauguri una diversa fase della politica italiana. Fai girare questo appello tra quanti hanno passione politica, coraggio civile e che sono stanchi di questo finto ed inutile bipolarismo. In attesa dell'attivazione del nuovo sito web, trasmetti la tua adesione secondo le informazioni date, corredandola con recapiti telefonici e specificando la tua eventuale qualifica nell'impegno politico. Per ogni utile informazione sono a tua disposizione.
Sen. Amedeo Ciccanti


APPELLO AI RIFORMATORI LIBERI E CORAGGIOSI

L'attuale sistema bipolare è entrato in crisi in modo irreversibile. Il sistema politico istituzionale italiano si è paralizzato: la maggioranza che sostiene il Governo Prodi ne è la dimostrazione più evidente. L'attuale legge elettorale, nata nella logica del bipolarismo elettorale, con il premio di maggioranza, che naturalizza la contrapposizione di due schieramenti in termini quantitativi, con la corsa all'ultimo voto marginale, rispetto alla qualità e coerenza politica delle coalizioni, ha dimostrato tutti i suoi limiti, denunciati prima di altri dall'UDC. Queste considerazioni, già evidenti fin dalla presentazione del Manifesto di Subiaco, sono state accolte integralmente dal documento conclusivo del 3° Congresso nazionale dell'Udc, che ha impegnato il partito a realizzare una riforma elettorale in senso proporzionale, secondo il modello tedesco, con la riduzione del numero dei partiti attraverso una soglia di sbarramento, non aggirabile, del 5%; la facoltà dei cittadini di scegliere i propri eletti al Parlamento; la garanzia di governabilità del Paese, riducendo drasticamente il potere di veto e di ricatto delle posizioni politiche estreme La decisione di Silvio Berlusconi di cancellare l'esperienza della Cdl e chiudere quella di centrodestra, impone di ridisegnare lo scenario politico, anche tenendo conto della nascita del Partito Democratico e del progetto di aggregazione di tutte le forze alla sua sinistra. Il Partito del Popolo delle Libertà di Berlusconi, leaderistico e plebiscitario, ha tutte le connotazioni del partito di una destra populista, elettoralmente concorrente di Alleanza Nazionale. La semplificazione di un modello elettorale di tipo tedesco, tenendo conto della geografia politica che si va definendo, porterebbe pertanto il sistema politico italiano a poggiare principalmente su tre grandi forze politiche: quella di destra di Berlusconi, quella centrale del Partito Democratico e quella di sinistra della cosiddetta "cosa rossa". La centralità del Partito Democratico, nella sua "liquidità", potrebbe essere giocata in termini preferenziali con la "cosa rossa", senza escludere intese di carattere emergenziale e temporaneo, anche di carattere istituzionale, con la destra democratica di Berlusconi; ciò "condannerebbe" il Partito Democratico di Veltroni a governare per molte stagioni politiche, così come fu per la Democrazia Cristiana (le altre forze politiche, anche superando il 5% non avrebbero ruoli determinanti.) Noi, amici del Manifesto di Subiaco, sottoscrittori di questo APPELLO, riteniamo invece, che tra il nuovo partito di destra di Berlusconi e il Partito Democratico di Veltroni, ci possa essere un rilevante e significativo spazio politico ed elettorale di "centro", antagonista del partito di Veltroni (che rimarrebbe circoscritto a sinistra) e concorrenziale al partito di Berlusconi. L'UDC,oggi, da solo, non ha la forza organizzativa e la credibilità politica (così come ciascun partito della cosiddetta "Seconda Repubblica") per esaltare detto spazio politico ed elettorale, ma può innescare un processo positivo per costruire un "quarto" soggetto politico, che faccia poggiare il nuovo sistema su quattro pilastri: uno di destra democratica di Berlusconi, uno di centro riconducibile ai valori del Partito Popolare Europeo,uno della sinistra riformista, cioè il Partito Democratico di Veltroni e uno della Sinistra antagonista o "cosa rossa" come è attualmente ancora definita. Questo processo deve essere innescato subito dall'UDC, compiendo atti coraggiosi e di grande generosità politica, chiamando a raccolta uomini e donne della cultura liberale e dell'umanesimo cattolico e laico, in una Costituente di Centro, per dare vita ad un nuovo soggetto politico democratico e popolare, alternativo alla sinistra antagonista con il Partito Democratico e concorrente al Partito del Popolo delle Libertà e per questo naturalmente candidato alla guida del Paese, con contenuti significativamente riformatori, su quattro priorità: sviluppo, famiglia, ambiente e sicurezza. La consistente sottoscrizione di questo documento, è condizione per dar forza a questa proposta di cambiamento epocale della vita politica democratica italiana. Hanno già aderito i parlamentari: Mario Baccini, Armando Dionisi, Bruno Tabacci, Amedeo Ciccanti, Rodolfo De Laurentiis, Vittorio Adolfo, Giuseppe Galati, Giorgio Oppi. Aderisci anche tu scrivendo a: segreteria.amedeo@ciccanti.it -oppure: n.fax 06/4872922 - Tf.: 06/4872666- www.lacosabianca.it

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