Partiamo da Silvio Berlusconi che vuole distruggere l'UDC da molto tempo.
Finanzia già nel 2005 la DCA di Rotondi, che con spende tutte le sue energie dei primi anni di vita in attacchi all'UDC e in pretese (fallite) di ottenere l'uso dello Scudocrociato. Fallito il tentativo ci riuscirà un tale Pizza, spostando il processo da un tribunale all'altro finchè insomma dichiarano che la DC non si è mai sciolta (ma dimmi te) e che il simbolo spetta proprio a lui.
Con la cacciata di Marco Follini, iniziano a fare la voce grossa i berluscones: aiutati da un Casini che è un po' ondivago (oggi siamo nella cdl, domani nella cosa bianca, dopodomani nuovamente nella cdl; cade il governo, governo di transizione, grande coalizione,governo di resposabilità nazionale, nuove elezioni e poi di nuovo governo di transizione, grande coalizione).
Ma non è solo Berlusconi che vuole distruggere l'UDC. Mettiamoci anche Tabacci: lui è più raffinato. Si va oltre l'UDC. E cosa vuole dire? Che Pezzotta non si smuove, Montezemolo neppure, Mastella (per carità forse ne potremmo anche fare a meno?) sì e no, ni, la Binetti, seppure assediata non accenna ad uno spostamento, i democristiani di FI si piegano alle volontà del Dio Berlusconi (non avrete altro dio all'infuori di me).
Ma ecco che arriva Cesa. Il nostro segretario. Caspita lui sì che è in gamba. Il giorno in cui Cosimo Mele, deputato UDC, ha disintegrato la dignità del partito, l'entusiasmo e la credibilità dei militanti dell'UDC su tutto il territorio nazionale, Cesa chiede il pagamento da parte dello stato del ritorno a casa dei parlamentari (per fare sesso con la moglie invece che con due prostitute drogate). Ultima notizia. Cesa ha azzerato tutte le cariche interne del partito. Sembra per stanare i tabacciani. Direi che in questa gestione (che sa molto da forza italia) ci sia una spaventosa lungimiranza.
Noi giovani cosa facciamo? Non vogliono farci fare il Congresso Nazionale del giovanile, non vogliono che sul territorio celebriamo i congressi provinciali e regioanli (almeno nel Nord), e quindi non vogliono che quei pochi disgraziati che ancora si sentono democristiani e hanno il coraggio di stare in questo partito di arrivisti, creino una sana struttura sul territorio.
Io sono democratico cristiano, e l'aggettivo cristiano sta per "di Cristo". Ecco forse è proprio il caso che in questo tempo d'Avvento una preghiera vada anche per i giovani cristiani impegnati in politica, che non mollino e per gli adulti cristiani impegnati in politica, che Dio li illumini, perchè ricordino che la cattiveria, la falsità, la malvagità, l'arrivismo è peccato. E chi pecca brucierà nella nella Geenna. Dove sarà pianto e stridore di denti.
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